Si chiamano Paula, Brida, Judith, Malika e Jorinde. Si conoscono perchè a un certo punto della vita i loro destini si sono incrociati. Sono cresciute a Lipsia, nella Germania dell'Est e, dopo la caduta del Muro e l'esplosione di libertà che ne è seguita, vogliono tutto, ottengono molto, eppure si sentono ancora limitate dal loro essere donne. Bisogna sapersi accontentare? Essere single è una vera scelta? E come si vive l'amore in tempi come questi? Paula conosce il suo futuro compagno in una calda sera estiva; è sposata, ma il matrimonio non ha retto al dolore per la morte di una figlia. Judith è un medico affermato, una donna colta e sicura di sé che nei rapporti con gli uomini sembra aspirare a meri incontri occasionali, anche se il suo atteggiamento ironico e disincantato maschera un'aspirazione quasi romantica verso "il vero amore". Brida è una scrittrice e una donna che vuole tutto senza compromessi: vivere pienamente la sua famiglia, il marito e le figlie ed essere al tempo stesso libera di assecondare il suo bisogno interiore di scrivere. Malika è stata abbandonata dal compagno. Da ragazza era una violinista di grande talento, ma il sogno di una brillante carriera muscale sembra essersi ormai infranto insieme a quello di avere dei figli e una famiglia. Improvvisamente, però la sorella minore di Malika, Jorinde, una donna di successo a cui la vita, a quanto pare, ha regalato tutto, fa a Malika un'offerta inconsueta...
Questa è la lettura che mi ha accompagnata per una piccola parte della mia estate in smart working (o south working, neologismo che ha ormai spopolato su LinkedIn). Ho acquistato questo libro sotto consiglio di @conoscounposto e la lettura è stata intensa ma piacevole.
L'amore in caso di emergenza è un romanzo che, attraverso la vita di cinque donne molto diverse tra loro, racconta la fragilità femminile e, al contempo, ne celebra la forza.
Cinque donne accomunate, però, da un unico desiderio: trovare la felicità, ma che - durante il percorso - si trovano di fronte a situazioni complicate, dolori e traumi che segneranno le loro vite per sempre.
Il titolo del romanzo prende spunto da una frase che ne riassume bene il significato:
L'amore non è un'emozione. L'amore non è romanticismo. L'amore è un atto. Bisogna contemplare l'amore dal punto di vista dell'emergenza.
Le protagoniste, infatti, sono donne vittime dell'amore ma che, nonostante ciò, trovano comunque la forza di crederci ancora. Chiunque riuscirebbe a credere fermamente nell'amore se ci si trovasse in una situazione felice, semplice e di vantaggio. Ma siamo ancora in grado di aggrapparci a questo sentimento quando l'amore stesso ci viene negato? Quando veniamo traditi e ci troviamo in una posizione di sfavore?
I destini di Paula, Brida, Judith, Malika e Jorinde si intrecciano all'interno del racconto, nonstante la struttura del romanzo ci permetta di leggere le loro storie in maniera quasi del tutto indipendente.
Paula è una donna sposata che, a seguito di un trauma familiare, non riesce a tenere in piedi il suo rapporto con il marito. Judith è la sua migliore amica, un medico sempre molto impegnato con il proprio lavoro, che sembra essere alla ricerca solo di storie effimere, senza avere alcuna voglia di essere moglie o madre. Brida è una paziente di Judith, nonché sua cara amica, una scrittrice che sta cercando di rincorrere il proprio sogno, nonostante per lei risulti fin troppo difficile conciliare le aspirazioni con gli impegni familiari. Malika è una delle ex-ragazze del marito di Brida. Ha un rapporto conflittuale con i propri genitori, i quali hanno sempre preferito la sorella, Jorinde, a lei. Jorinde è un'attrice di grande successo che, all'apparenza sembra avere una vita perfetta. Insomma, tutte loro hanno delle storie da raccontare intrise di sogni, gioie e speranze, ma anche di attese disilluse, traumi difficili da superare e dolori.
Tutte, però, sono alla ricerca di se stesse, di un equilibrio che le porti ad una realizzazione professionale e, soprattutto, che permetta loro di accettarsi, senza avere alcuna paura di essere giudicate per le proprie scelte.
Il racconto che più mi ha colpita e che più mi ha lasciata con l'amaro in bocca è sicuramente quello di Judith (passate al paragrafo successivo se preferite non leggere dettagli riguardo il racconto). Nonostante in prima battuta possa risultare quello meno denso di dolori e sventure.
Una donna che all'apparenza sembra avere una vita ricca di successi. Come accennavo poco fa, medico affermato, personaggio colto con una grande passione per l'equitazione e che, nonostante passi gran parte delle sue giornate tra lavoro e sport, trova sempre del tempo per coltivare le proprie amicizie. Dal racconto di Brida, Judith appare come una donna realizzata, ricca di energia, con una vita assolutamente invidiabile. Nonostante ciò, dalle pagine dedicate proprio a Judith, trapela una sensazione di conflitto interiore e insoddisfazione che la spinge alla continua ricerca di un compagno tramite siti di appuntamenti online. La sua vita oscilla dunque tra il desiderio di trovare una stabilità in amore e la volontà di tenersi salda la propria libertà, nonché la propria giovinezza. Appureremo, infatti, tramite le pagine che narrano la storia di Brida, che Judith tiene molto all'aspetto esteriore "i cosmetici in bagno erano costosi e il risultato parlava da solo". Questi dettagli e i due aspetti diversi della stessa persona, ci fanno capire quanto altro si possa celare dietro una vita all'apparenza perfetta, un po' come accade oggi sui social.
Un altro tema che mi ha dato molto da pensare mentre percorrevo i racconti del romanzo, è la rappresentazione della figura dell'uomo.
La figura maschile, infatti, ne esce come totalmente marginale. Delle volte utile ma non indispensabile. Due frasi che rappresentano benissimo questo aspetto si possono trovare rispettivamente nel racconto di Judith e di Brida (ancora una volta! Non a caso sono i miei personaggi preferiti all'interno del romanzo), entrambe però pronunciate da Judith.
Caro uomo di successo, notevole e virile, l'empatia è la capacità (non il comportamento) di immedesimarsi nell'altro. Chi si ritiene empaticamente superiore alla media si rende sospetto.
(Risposta di Judith ad un uomo con cui entra in contatto tramite un sito di incontri online)
Adesso lo rivuoi indietro solo perché non puoi più averlo. Quando scaricherà l'altra, non lo vorrai più. Non hai bisogno di lui. Te la cavi benissimo da sola.
(Frase detta da Judith rivolgendosi a Brida)
A sottolineare ancor di più "l'inutilità dell'uomo" nella vita di una donna c'è la vicenda delle due sorelle Malika e Jorinde, le quali si trovano a vivere insieme in una casa presa in affitto per loro e per i figli di Jorinde. Una situazione che al tempo viene reputata poco consona, proprio per l'assenza di una figura maschile all'interno della casa.
Da un lato capisco la necessità della Krien di dover sottolineare più e più volte questo concetto al fine di far evincere la forza della donna, dall'altro però ritengo un po' troppo esasperato il tentativo di depauperare l'uomo fino a renderlo, in alcuni casi, solo uno strumento utile alle donne. Davvero al giorno d'oggi c'è il bisogno di svilire un sesso a favore dell'altro?
L'amore in caso di emergenza è sicuramente un libro che tratta temi forti, reali e li affronta con una scrittura decisa, ricca di periodi brevi e crudi. Adatto sicuramente a chi è in grado di cogliere con empatia le personalità e gli eventi narrati.
Il messaggio che emerge da ognuno dei cinque racconti è sicuramente quello di non arrendersi alle intemperie della vita, lottare per essere libere di scegliere e diventare artefici del proprio destino, fino al raggiungimento della tanto ricercata felicità.
Xx
Giulia
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